Purtroppo molte aziende si sono trovate impreparate allo scoppio del conflitto Russo-Ucraino nonostante gli analisti di tutto il mondo avessero messo in guardia l’Europa rispetto ad una concreta possibilità di attacco.

Questa crisi ha portato numerose aziende a dover cambiare il proprio paradigma di Security passando da un approccio reattivo ad uno proattivo/predittivo.

Il conflitto sta comportando la necessità (non programmata) di provvedere all’evacuazione del proprio personale (expat o resident) dai territori coinvolti, in un contesto nel quale tali operazioni si rendono particolarmente complicate. La scarsità delle risorse a disposizione, la mancata programmazione e predisposizione di un piano di evacuazione, l’imposizione delle leggi marziali e dei coprifuoco e, non ultimo, la presenza sul territorio di attività belliche in atto implicano misure dedicate di gestione dell’evacuazione.
 
Sicuritalia è in grado di supportare i propri Clienti nella valutazione delle specifiche situazioni, non solo relative ai Paesi coinvolti dal conflitto bellico ma anche a riguardo della propria presenza nei Paesi limitrofi (Polonia, Romania e Moldavia) attraverso attività di analisi dedicate con l’obiettivo di poter predisporre piani, procedure e supporti operativi (mezzi, persone, tecnologie e risorse) necessari alla corretta gestione di una situazione di possibile criticità.

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Gabriele Lombardi
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