«Ora aste online
ma il contatto umano
resta fondamentale»

Nell’ultima puntata di Industriando le telecamere di Telelibertà e Confindustria hanno passeggiato nel piazzale Ritchie Bros a Caorso durante le giornate di apertura al pubblico in programma prima di ogni asta. Il comune piacentino ospita infatti l’unica sede del nostro Paese della multinazionale universalmente riconosciuta come punto di riferimento per compratori e venditori di macchinari industriali di ogni genere.
La storia di Ritchie Bros in Italia nasce dall’intuizione e dall’impegno di Nicola Nicelli, piacentino che nel 2000 è stato il primo responsabile commerciale dell’azienda sul territorio nazionale: «Aprì un piccolo ufficio a Fiorenzuola d’Arda e da lì iniziò l’avventura. Andavo alla ricerca di macchinari sul territorio da inviare alle aste che Ritchie Bros organizzava allora in Olanda. Negli anni abbiamo aumentato il numero dei clienti, siamo partiti con le prime aste in Italia e la realizzazione della sede di Livorno nel 2004. Poi capimmo che Piacenza avrebbe potuto essere centro ideale grazie alla propria posizione: nel 2010 abbiamo realizzato il Grand Opening a Caorso, ovvero la prima asta inaugurale nella nostra attuale sede permanente». Una crescita costante che ha portato la sede di Caorso ad avere ben 29 collaboratori, con l’organizzazione di diverse aste ogni anno: «Oggi sono vicepresidente per gli account strategici internazionali, ed è davvero una soddisfazione vedere come l’azienda è cresciuta qui a Caorso. Il rapporto con tutto il team italiano resta davvero confidenziale, con la classica chiacchiera alla macchinetta del caffè al mattino».
Il direttore vendite Italia, Francesco Scaccaglia, sottolinea come Ritchie Bros. si stia evolvendo rapidamente per andare incontro ai bisogni dei clienti: «Prima le aste venivano svolte in presenza e nella sede di Caorso veniva creato un vero e proprio teatro, dove i compratori osservavano i mezzi che passavano sulla rampa e facevano offerte alzando la mano al suono coinvolgente della voce del banditore americano. Con la pandemia le aste sono diventate integralmente online, completando un processo di digitalizzazione già avviato in precedenza». Nonostante la distanza però il contatto umano resta un ingrediente fondamentale: «Ognuno può acquistare le macchine dal proprio divano di casa ma se preferisce può ancora visitare il nostro piazzale e nei giorni precedenti all’asta provare i mezzi. Toccare con mano è fondamentale per i nostri clienti», continua Scaccaglia.
«Chi partecipa alle nostre aste ha a disposizione un parco macchine introvabile da nessuna altra parte, e può visitarlo di persona. Il nostro piazzale è aperto ad ogni tipologia di acquirente, dai concessionari ai costruttori, dalle imprese di costruzioni ai noleggiatori, dalle aziende agricole ai privati», dice Laura Cassinelli, marketing specialist. «Il grande vantaggio è avere le macchine in pronta consegna, senza dover attendere tempi lunghi e utilizzare fin da subito i mezzi». La data della prossima asta online di Ritchie Bros Italia? Giovedì 18 e venerdì 19 maggio (tutti i dettagli sul sito dell’azienda).
Conclude la puntata la tradizionale consegna della “scatola” di Industriando: «Tra le virtù che vorrei lasciare ci sono la trasparenza e l’onestà che mi trasmette questa azienda – le parole di Francesco Scaccaglia – Sono cose importanti, immateriali, ma che contano davvero tanto e ci rendono partner affidabili nei confronti del cliente».