La storia di Bolzoni
Radici piacentine
e successo mondiale
Un gruppo industriale che comprende otto stabilimenti produttivi dislocati tra Italia, Finlandia, Germania, Stati Uniti e Cina. Apparentemente questi due termini di paragone non hanno nulla in comune. In realtà sono la stessa entità, separata da quasi ottant’anni di storia: la Bolzoni. Nella puntata di Industriando andata in onda ieri sera abbiamo potuto conoscere da vicino la storia e il futuro dell’azienda con sede ai Casoni di Gariga, oggi diventata un gruppo presente a livello mondiale, prima in Europa e seconda globalmente nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di attrezzature per carrelli elevatori e soluzioni per la movimentazione industriale.
«La Bolzoni è stato il mio primo lavoro, all’inizio come disegnatore, poi in produzione e nelle vendite», ricorda il presidente Roberto Scotti. «Era l’inizio degli anni ’70. In azienda ho avuto l’occasione di imparare tanto. La lasciai nel 1979, fondai una mia azienda, e tornai nel 1987 attraverso una fusione. Da lì è stata con Emilio Bolzoni una cavalcata piena di soddisfazioni, con lo sbarco in Inghilterra e negli Stati Uniti, quindi la quotazione in Borsa nel 2006. Poi siamo approdati anche in Cina: un atto di coraggio da parte nostra, per espanderci ed essere presenti in tutto il mondo».
Una azienda radicata a Piacenza sin dalla nascita, quando Luigi e Livio Bolzoni nel 1945 iniziarono a modificare le Jeep lasciate dall’esercito statunitense alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che però ormai ha uno sguardo su tutti i mercati globali.
«Bolzoni è quella che si direbbe una azienda “glocal”, fortemente legati al territorio industriale piacentino ma con un business che ormai conta per circa l’80% su clienti esteri», spiega il direttore generale Marco Rossi. «Chi viene a lavorare nella nostra azienda deve avere una mentalità aperta, essere flessibile e versatile. Se ha queste qualità, in Bolzoni troverà il luogo ideale per un lungo percorso di crescita».
Lo sguardo dell’azienda, nonostante i grandi risultati raggiunti, è comunque sempre rivolto al futuro. Nel 2022 Bolzoni ha inaugurato il nuovo centro interamente dedicato alla Ricerca e Sviluppo di nuovi prodotti: «Puntiamo a testare e mettere in pratica una serie di nuovi dispositivi», spiega Pietro Foroni, Group Technical Engineering director. «Rispondiamo alle esigenze dei clienti e dei mercati in cui operiamo, così da poter offrire soluzioni innovative. La frontiera su cui stiamo lavorando oggi sono macchine in grado di raccogliere dati da inviare ai software gestionali, così da ottimizzare i flussi di lavoro».
Conclude la puntata il tradizionale momento della “scatola” di Industriando, alla quale imprenditori e manager affidano qualcosa che sentono proprio, affinché possa essere tramandato a tutti coloro che saranno chiamati a guidare l’azienda un domani. «Se dovessi lasciare qualcosa di mio all’interno di questa scatola – le parole di Roberto Scotti - metterei la mia passione. La mia determinazione nel vincere tutte le sfide che questa azienda dovrà affrontare negli anni futuri».