RESOCONTO “SICURITALIA IVRI” INDUSTRIANDO – per quotidiano Libertà
Tecnologia e abitudini
Il bisogno di sicurezza
nella società che cambia
Un polo unico per soddisfare il bisogno di sicurezza di persone e imprese, in rapida evoluzione negli ultimi anni. Sicuritalia e Ivri, protagoniste dell’ultima puntata di Industriando, oggi sono un’unica realtà leader nazionale della sicurezza privata. Il gruppo può vantare in Italia circa 16mila dipendenti e oltre 100mila clienti, con ricavi annui consolidati sui 700 milioni di euro. «La società è stata fondata da mio padre nel 1956, io sono subentrato nel 1994», racconta il presidente e amministratore delegato di Sicuritalia Lorenzo Manca. «Quando ancora ero all’università, incentrai la mia tesi di laurea sul tema del marketing nel settore della sicurezza. Al suo interno sostenevo quanto fosse importante il bisogno di sicurezza degli utenti, da soddisfare non con un unico prodotto, quanto con una serie di soluzioni».
Sono passati decenni da quando Sicuritalia e la piacentina Ivri hanno cominciato a fornire servizi di sicurezza privata. Una necessità che nel tempo è mutata, si è fatta sempre più virtuale oltre che fisica, e ha seguito a ruota i cambiamenti della società: «Ci siamo dovuti tenere al passo di tutti quei signori con la mascherina nera che tutte le notti sono la nostra controparte», le parole del direttore tecnico Danilo Callegari. «Non abbiamo più una microcriminalità di razzia, piuttosto una criminalità che ha imparato ad usare le stesse tecnologie che adottiamo per contrastarla».
«La gestione degli eventi non è cambiata, si sono evoluti piuttosto i sistemi sempre più tecnologici che ci assistono», conferma Luigi Rossi, capocentrale della sala operativa. «Nel futuro la sicurezza sarà sempre più diretta alla persona con noi qui pronti a ricevere le segnalazioni. La nostra attività non prevede pause, è 24 ore su 24 e 7 giorni su 7».
«Nella gerarchia dei bisogni di Maslow la sicurezza viene subito dopo i bisogni fisiologici, come mangiare o dormire. Questo bisogno è sempre lo stesso, anche se oggi assume forme diverse dal passato», secondo Lorenzo Manca. «La sfida del futuro sarà integrare la sicurezza fisica, come presidi e pattuglie, con la sicurezza logica, per proteggere i nostri smartphone e computer da malintenzionati».
Un messaggio ai giovani? «Questo è un lavoro che si sceglie, e noi siamo sempre alla ricerca di giovani ispirati, così come di figure dall’alta competenza tecnologica», risponde Callegari. «A loro dico di impegnarsi tutti i giorni, in questa azienda avranno i loro ritorni», replica Rossi. «Siamo in rapida crescita e ogni anno inseriamo centinaia di nuove persone nei ruoli più svariati, cerchiamo ragazzi svegli con voglia di fare», conclude Manca.
Al termine della puntata il consueto appuntamento della “scatola” di Industriando: «Vorrei tramandare ai miei figli l’opportunità di fare impresa. Questo poi deve collimare con le attitudini, le capacità e i desideri dei singoli», spiega Lorenzo Manca. «Penso di aver lasciato qui dentro un tratto di dinamismo, intraprendenza, umiltà e disponibilità nel mettersi tutti i giorni in gioco, con l’ambizione di creare qualcosa di buono per le persone che lavorano, i clienti e la società in generale».